Il suo iniziale impiego era nel settore medico, e specificamente per fini riabilitativi, essendo stato ideato per evitare l’atrofizzazione di un muscolo a seguito di un trauma. Ma con il passare degli anni ha visto man mano ampliare i suoi campi di applicazione, estendendosi all’ambito sportivo e a quello estetico. Parliamo dell’elettrostimolatore, un apparecchio che attraverso impulsi elettrici induce la contrazione muscolare in una o diverse aree del proprio corpo, e che vede alla base del suo funzionamento l’elettroterapia, utilizzata in caso di dolore cronico, ma anche per massaggi rilassanti o di bellezza e per allenare i muscoli.
Ed è su quest’ultimo aspetto che si concentra la nostra trattazione, in particolare sull’elettrostimolatore per addome, che permette di rafforzare i muscoli appunto addominali, stimolando elettricamente le cellule nervose di cui sono formati. I vantaggi? Miglioramenti non solo a livello estetico, ma anche a livello dell’attività intestinale. Attenzione però, perché il solo elettrostimolatore in oggetto non è sufficiente, e ne spieghiamo il motivo proprio in questa sede, unitamente al funzionamento dell’elettrostimolatore stesso.
Elettrostimolatore per addome: vantaggi e modalità d’uso
Con il termine elettrostimolatore addominale ci si riferisce per lo più ad un’ampia fascia che cinge l’addome e che lavora sui muscoli sottostanti in virtù di una stimolazione muscolare elettrica, conosciuta anche con l’acronimo EMS (Electro Muscle Stimulation, cioè stimolazione elettrica muscolare). E come or ora anticipato, il dispositivo in oggetto permette di tonificare i muscoli dell’addome generando dei movimenti muscolari come se ci si stesse realmente allenando: detti muscoli sono, nello specifico, i retti addominali, i muscoli lombari, quelli obliqui, e il traverso, e per ottenere benefici è necessario che essi lavorino tutti (non uno solamente).
A seconda di quello che è il modello prescelto – come vedremo nel dettaglio nel paragrafo che segue – l’elettrostimolatore per addome dovrà essere posizionato dove si trovano i muscoli addominali, e sarà possibile optare per un dato programma nonché per un certo grado di intensità. Perché si abbiano benefici, l’utilizzo dell’apparecchio è consigliato per almeno 4-5 volte a settimana, con circa 30 minuti a sessione; ed i primi risultati giungeranno già nell’arco di 4-6 settimane.
Non bisogna tuttavia ritenere che il solo uso dell’elettrostimolatore per addome sia sufficiente per ottenere tonicità e definizione dei muscoli, perché all’apparecchio va associata una dieta equilibrata e una regolare attività fisica, fatta se non di palestra – perché non si può per motivi di tempo a propria disposizione – quanto meno di piccoli esercizi in casa o al parco. È quindi in errore chi pensa di stare seduto comodamente sul divano, senza “fare la propria parte” e senza fare il minimo sforzo, perché “trascinato” da diverse pubblicità sull’argomento, che propongono fisici scultorei frutto del solo impiego del dispositivo in esame! La realtà è infatti tutt’altra, ed è bene averla ben chiara, per non rimanere delusi.
Oltre a quello della tonificazione, l’elettrostimolatore per addome ha anche altri vantaggi, tra cui citiamo – in aggiunta a quello già esposto del miglioramento dell’attività intestinale – quello del rilassamento dagli spasmi muscolari, dell’aumento della circolazione sanguigna, e del recupero del tono muscolare dopo il parto. Con particolare riferimento a quest’ultimo aspetto, evidenziamo come l’elettrostimolazione a bassa frequenza agisca dolcemente ed in modo non doloroso sulle fibre muscolari, permettendo di recuperare il tono muscolare perso in gravidanza e di riacquistare la tonicità dell’addome. Si fa al contempo presente che il dispositivo non va però adoperato mentre si sta allattando, perché si potrebbero alterare i livelli di acido lattico.
Guida alla scelta del migliore apparecchio
Non più solo gli uomini, da diversi anni a questa parte anche le donne desiderano avere un addome più tonico e definito. Ecco, allora, l’importanza di affidarsi a ben determinati parametri quando si decide di acquistare un dispositivo come quello in oggetto. Senza dubbio il primo step è dato dall’individuazione dell’utilizzo che del dispositivo stesso si intende fare: l’atleta, ad esempio, opterà per un elettrostimolatore per addome fornito di programmi maggiormente mirati, e dal costo, va da sé, ovviamente superiore. Detto ciò, illustriamo i fattori a cui prestare attenzione al momento della propria scelta.
- Tipologia. Sono diverse le tipologie di apparecchio offerte dal mercato. Quella a cintura è la più diffusa, con gli elettrodi collocati nella parte anteriore della fascia, per stimolare i muscoli addominali, ma è presente anche il modello “six pack”, ideato proprio per lavorare sui muscoli dell’addome, e preferito dal pubblico maschile. In alternativa è anche possibile orientarsi verso l’elettrostimolatore tradizionale, con l’accessorio supplementare della cintura, ed in tal caso saranno a disposizione elettrodi liberi, da posizionare, se si desidera, all’interno della cintura. La scelta, tra le tre opzioni, è strettamente legata alle necessità individuali, che vedranno ad esempio privilegiati i primi due modelli qualora il proprio interesse sia rivolto esclusivamente alla tonificazione della zona addominale.
- Programmi. Quello dei programmi offerti dall’elettrostimolatore per addome è un aspetto di grande rilievo in sede di acquisto. Programmi mirati sia per l’uomo che per la donna, ed in numero maggiore o minore a seconda del proprio grado di esperienza. A titolo esemplificativo, un programma di allenamento comprende una serie di accensioni e spegnimenti, e diversi livelli di intensità della durata di qualche decina di minuti; determinate cinture, poi, prevedono il meccanismo di autospegnimento.
- Alimentazione. Anche l’alimentazione ha il suo “perché” nella scelta, ed in merito si suggerisce di optare per un elettrostimolatore per addome con batteria ricaricabile a corrente se dell’elettrostimolatore stesso se ne farà un uso assiduo: in questo modo, infatti, non sarà necessario sostituire spesso le pile, e si potrà sempre disporre agevolmente della ricarica.
- Vestibilità. La vestibilità e la portabilità del dispositivo in esame “chiudono” l’analisi delle caratteristiche da considerare: la cintura è senza dubbio comoda, ma la tipologia “six pack” si rivela assai discreta sotto gli abiti, al contrario della prima, dal maggiore ingombro. Ciascun utente si regolerà in merito secondo quelli che sono i suoi bisogni e le sue preferenze.
Prezzi e brand del settore
Quanto costa un elettrostimolatore per addome? Variabili in base alla specifica tipologia, i prezzi dell’apparecchio oggetto di questa trattazione partono da circa 15-20 Euro a salire: ogni utente, in base a quelle che sono le necessità personali ed il grado di esperienza, veicolerà la scelta verso il modello più confacente al caso proprio. Beurer, Rootok, Nowkin, Medisana, sono alcuni nomi consigliati per un acquisto soddisfacente.