Perché adoperare un elettrostimolatore? Perché i suoi benefici si riscontrano in diversi campi, da quello medico, a quello sportivo, a quello estetico, per una grande versatilità di utilizzo dunque, che non può non incontrare l’interesse di diverse fasce di utenza. Il dispositivo in oggetto è fornito di elettrodi da applicare su una o più aree del corpo (in base all’area specifica su cui si intende lavorare), elettrodi che si servono degli impulsi elettrici inviati dall’unità centrale per stimolare la muscolatura corporea. Ecco allora che detto dispositivo può essere utilizzato per differenti scopi, rivelandosi ad esempio utile a chi, a seguito di un incidente, necessita di un periodo di riabilitazione, oppure a chi si pone come obiettivo la tonificazione ed il rassodamento dei muscoli. E si collocano proprio in quest’ultima situazione le donne che nella fase successiva al parto desiderano riacquistare il tono muscolare perduto durante il periodo di gravidanza. Sono diversi, infatti, i cambiamenti fisici con i quali ci si deve “impattare”, cambiamenti che interessano più zone del proprio corpo, come gli addominali o i fianchi a titolo esemplificativo. L’elettrostimolatore, pertanto, dimostra la sua validità anche dopo il parto, consentendo così di tornare in forma più velocemente e di “sfoggiare” una pelle più soda ed elastica. Quali sono, dunque, i migliori trattamenti di elettrostimolazione al riguardo? E quanto sono efficaci? Scopriamolo insieme in questa trattazione.
Elettrostimolazione post-partum
Quello successivo al parto è un periodo molto delicato per le donne, che vedono il proprio corpo “necessariamente” trasformatosi, e “debole” in alcuni punti, come poc’anzi anticipato, e la voglia e il desiderio di tornare alla situazione precedente alla gravidanza è forte. L’elettrostimolatore, allora, si rivela particolarmente indicato per rafforzare e tonificare proprio quei punti, nell’attesa di poter riprendere un po’ di attività fisica. È bene infatti chiarire che l’apparecchio in oggetto si profila come un valido aiuto nella fase post-partum, ma andrebbe associato, non appena recuperato un po’, ad un blando allenamento – anche in casa – e ad una dieta equilibrata. Al tempo stesso è fondamentale sottolineare che detto apparecchio non può assolutamente essere adoperato durante i nove mesi di gestazione, perché gli impulsi elettrici, sebbene a bassa frequenza, potrebbero nuocere gravemente alla salute del feto, così come non è consigliato durante l’allattamento, dal momento che i livelli di acido lattico potrebbero modificarsi.
Fatta questa premessa, occupiamoci ora, nello specifico, di quelli che sono i trattamenti ad hoc previsti dall’elettrostimolazione in questa fase della vita di una donna, trattamenti che permetteranno in poco tempo (generalmente 10 sedute sono bastevoli per conseguire i primi risultati positivi) di ritrovare la forma fisica ottimale. La tematica sarà affrontata, nel dettaglio, nel paragrafo seguente.
Trattamenti specifici
L’elettrostimolatore da utilizzare dopo il parto – abbiamo visto – rappresenta un modo pratico ed efficiente per ritrovare la forma persa nel corso della gravidanza. Ma quali sono i relativi trattamenti a cui affidarsi? In merito, sottolineiamo come in commercio sia possibile reperire diverse tipologie di apparecchi forniti di programmi specifici di cui servirsi post-partum: si tratta, solitamente, di programmi dediti per lo più al rinforzo della muscolatura, al rassodamento della pelle, o al drenaggio dei liquidi, come pure alla risoluzione di qualche piccolo problema di incontinenza appunto legato al parto. Li elenchiamo qui di seguito, così da meglio memorizzarli:
- modellamento e rassodamento di specifici muscoli, come il seno ad esempio
- drenaggio post-parto, per far fronte agli inestetismi provocati dalla ritenzione idrica
- lipolisi post-parto, per eliminare le riserve grasse dell’organismo
- incontinenza, per rafforzare il pavimento pelvico
Vantaggi
Con l’illustrazione degli specifici programmi previsti da un elettrostimolatore di cui servirsi dopo il parto sono stati messi in luce i tanti benefici ottenibili con un apparecchio di tal tipo. Utilizzato con costanza, detto apparecchio permetterà infatti alle neo mamme di recuperare il tono muscolare e di rassodare il seno a seguito dell’allattamento, come pure di “irrobustire” il pavimento pelvico attenuando il seccante problema dell’incontinenza successiva al parto. E, ancora, cosce e fianchi riceveranno non pochi vantaggi con i precitati programmi di drenaggio, mentre i muscoli lombari e dorsali – che nel corso della gravidanza sono stati sovente doloranti – potranno con l’elettrostimolazione trovare sollievo ed essere rafforzati.
Aggiungiamo in questa sede solo una notazione – importante – relativa all’utilizzo dell’elettrostimolatore in caso di parto cesareo, situazione, questa, che vede necessario il preventivo consulto del proprio medico, onde evitare una stimolazione precoce della muscolatura addominale. Buona norma è comunque chiedere sempre consiglio al proprio medico, anche in caso di parto naturale, prima di procedere con l’uso di un apparecchio di questa tipologia.
Costi e brand del settore
Senza dubbio non poche donne troveranno nell’elettrostimolatore da adoperare dopo il parto una grande risorsa, un valido alleato per ritrovare la propria forma fisica e per “esibire” una pelle tonica ed elastica. Senza trascurare gli indubbi effetti positivi sul proprio umore, che risentirà dei benefici ottenuti: importante è essere costanti e non dimenticare le sedute occorrenti. Ma quali sono i costi dell’elettrostimolatore in oggetto? E quali le marche del settore a cui rivolgersi per un buon acquisto? In ordine al primo punto, si va generalmente dai 100 Euro circa a salire, a seconda di quelle che sono le specifiche caratteristiche e gli specifici programmi dell’apparecchio di riferimento, tenendo altresì presente che il mercato offre anche dispositivi forniti di programmi tradizionali per sport e fitness, oltre a quelli ad hoc per il post-partum. Globus e Tenscare sono invece due nomi verso cui veicolare la propria scelta al momento dell’acquisto.